Whole Foods 5 anni dopo

Jan 18, 2023

Sono passati 5 anni da quando Amazon ha acquistato per $ 13,7 miliardi Whole Foods, una catena statunitense di negozi di alimentari naturali e biologici, portando a termine una delle più grandi acquisizioni della sua storia.

In questo Focus scopriremo come Amazon, la sua tecnologia e la sua esperienza hanno impattato sulla catena di negozi alimentari.

Whole Foods nasce il 20 settembre 1980 ad Austin dalla fusione di due negozi di alimentari, il SaferWay di John Mackey e Renee Lawson con il Clarksville Natural Grocery di Craig Weller e Mark Skiles.

A partire dal 1984, Whole Foods Market ha iniziato la sua espansione da Austin, prima a Houston e Dallas e poi a New Orleans, acquisendo di volta in volta altri rivenditori.

Arrivando ad oggi la società ha più di 500 negozi negli Stati Uniti, oltre ad essersi espansa nel mercato inglese e canadese. È inoltre uno dei principali negozi di prodotti naturale e biologici con quasi 100.000 dipendenti.

Da quando nel 2017 Amazon ha acquistato la società ha apportato molte modifiche: dall'abbassamento dei prezzi, all’apertura di un “Dark Store” fino ad introdurre diversi aspetti tecnologici per il pagamento nei negozi. 

Ogni punto vendita cerca di mantenere prodotti che rispecchiano la tipicità del posto. La società ha infatti aggiunto 3.000 marchi locali negli ultimi cinque anni, con un aumento del 30% da prima dell’acquisizione.

L’obiettivo è quello di mantenere degli standard di qualità molto alti.

La società ha più che raddoppiato la serie di ingredienti alimentari vietati nei propri store, portandone il totale a oltre 250. Proibisce prodotti come grassi idrogenati, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio e dolcificanti artificiali, inoltre la carne deve essere priva di antibiotici e ormoni aggiunti.

Whole Foods, prima dell’acquisizione, si era posizionata in una fascia di prezzo molto alta. Seppur questa sua caratteristica continui ad essere uno dei suoi tratti distintivi, Amazon ha voluto rendere gli alimenti biologici di alta qualità più convenienti e accessibili a tutti.

Amazon ha così cominciato a proporre offerte per i possessori dell’abbonamento Prime e ad abbassare i prezzi.

Per rendere sostenibile questa strategia ha dovuto concentrarsi sulla vendita di prodotti con margini di profitto maggiori, un compito non facile nel settore alimentare.

Ha così introdotto una serie di private label, con il nome 365, che non sono altro che prodotti venduti con un marchio privato o della società stessa. 

Whole Foods dichiara di aver aggiunto 295 nuovi prodotti alla linea 365 nel 2021, portando il numero totale a 2.200 oggi.

L’aspetto tecnologico di Amazon ha avuto un forte impatto per quanto riguarda lo shopping automatico.

Attualmente in già 20 negozi Whole Foods e presto in altri 65 sedi in California sarà possibile pagare attraverso il riconoscimento palmare, tramite un servizio chiamato Amazon One.

I clienti si devono iscrivere associando la carta di credito alla propria impronta del palmo. Procedimento che secondo Amazon richiede meno di un minuto. 

Gli iscritti hanno anche la possibilità di collegare il loro ID Amazon One all' account Amazon per ottenere vari sconti collegati ai prodotti Whole Foods.

Al completamento della registrazione potranno poi pagare i loro prodotti utilizzando Amazon One.

In 2 punti vendita è stata anche introdotta la tecnologia senza cassa "Just Walk Out", utilizzata nei minimarket Amazon Go.

Presto l’obiettivo è di introdurre anche il Dash Cart, un carrello che tiene traccia e calcola gli articoli mentre gli acquirenti li inseriscono nel carrello.

Tutte tecniche molto all’avanguardia che non siamo soliti vedere nei classici supermercati.

Whole Foods afferma che attualmente i suoi 533 negozi globali possono servire oltre 170 milioni di clienti negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.

Infine, Amazon non poteva non influenzare Whole Foods anche dal punto di vista dei negozi online: campo in cui l'e-commerce è il numero uno al mondo.

Whole Foods ha infatti costruito un cosiddetto dark store a Brooklyn, un negozio chiuso ai clienti che si dedicherà completamente alla preparazione degli ordini per la consegna.

Il successo o meno dell'acquisizione di Whole Foods è difficile da misurare perché Amazon inserisce le sue vendite nella categoria dei negozi fisici, insieme ai suoi 60 negozi di alimentari AmazonFresh, un negozio di abbigliamento Amazon Style e 25 negozi Amazon Go più piccoli.

Dall'acquisizione, le vendite nel segmento retail fisico di Amazon, che riguardano principalmente le vendite di Whole Foods, sono cresciute meno di quelle di altri negozi di alimentari tradizionali come Kroger e Albertson.

 Secondo un'indagine di Numerator, i negozi fisici di Whole Foods rappresentano l'1,3% del mercato alimentare statunitense.

Whole Foods e Amazon hanno invece affermato che le vendite, le dimensioni del carrello e il numero di clienti sono aumentati dall'acquisizione. Whole Foods ha aperto circa 60 negozi dall’acquisizione, con altri 50 in programma, anche se diverse sedi con prestazioni insufficienti sono state chiuse e la linea di negozi più piccoli "365 by Whole Foods" è stata abbandonata.