Tesla: è scoppiata la bolla?

Jan 04, 2023

Il prezzo delle azioni della casa automobilistica di Elon Musk è sceso del 70% dal picco di novembre 2021, riducendo la propria capitalizzazione di mercato da oltre $ 1,2 trilioni a meno di $ 350 miliardi. Il titolo è inoltre uscito dalla lista delle prime 10 società statunitensi per capitalizzazione di mercato.

Cosa sta accadendo alla società di veicoli elettrici più “preziosa” al mondo?

Partiamo innanzitutto considerando che il titolo è stato uno dei più performanti nel corso del 2020 e 2021.

Con una market cap superiore a $ 1 trilione, Tesla valeva quanto i successivi 10 brand automobilistici globali più preziosi messi insieme.

Paradossalmente, andando ad osservare il numero di auto consegnate, la situazione appariva opposta.

Questo denota come Tesla sia sempre stata valutata come un titolo ad alta crescita e di conseguenza gran parte della sua valutazione fosse basata sul futuro. 

Con le prospettive economiche sempre più cupe, anche il potenziale di crescita futura di Tesla è diminuito, soprattutto considerando che l'inflazione e gli alti tassi di interesse potrebbero influenzare la spesa dei consumatori per articoli costosi come le automobili.

La maggior parte dei titoli tech nel corso del 2022 ha infatti subìto grosse perdite. 

Prendendo in considerazione l’indice Nasdaq, contenente molte aziende tech ad alta crescita, tra cui Tesla stessa, notiamo che nel 2022 ha perso oltre il 30%. 

Un calo sicuramente importante, ma di molto inferiore a quanto registrato dall’azienda automobilistica.

Lo stesso Musk in un tweet ha giustificato il calo del valore della propria azienda, dando la colpa all’aumento dei tassi. Seguendo il tweet, “man mano che i tassi di interesse dei conti di risparmio bancari, che sono garantiti, iniziano ad avvicinarsi ai rendimenti del mercato azionario, che non sono garantiti, le persone sposteranno sempre più i loro soldi dalle azioni ai contanti, causando così un calo delle azioni”.

Il principio che fa da cornice al discorso di Musk è quello del Risk-Reward, rischio rendimento.

Con i tassi di interessi prossimi allo zero, c’erano poche alternative se non quella di puntare sul mercato azionario, nonostante le valutazioni fossero sopra la media.

Ora che i tassi sono aumentati, ci sono invece altre alternative. Per esempio, i titoli di stato a breve scadenza (1 anno) rendono circa il 4,7%, senza praticamente alcun rischio, se non quello che gli Stati Uniti da qui ad un anno di distanza possano finire in default (evento abbastanza raro).

Quello che Musk sottolinea è che a queste condizioni molti investitori spaventati dalla possibile volatilità del mercato azionario preferiscono “accontentarsi” di titoli di stato sicuri, ma con ritorni interessanti.

Oltre a questo, i tassi risk free più alti incidono in maniera diretta anche sulla valutazione del fair value di un titolo. Di conseguenza analisti e operatori finanziari, aggiornando i loro modelli, ottengono valutazioni che, incorporando un maggiore costo del debito, si riducono.

Inoltre, l'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk sta chiaramente giocando un ruolo nel recente declino della casa automobilistica. Non solo Musk ha venduto miliardi di azioni Tesla per finanziare l’affare, ma è stato anche impegnato a guidare il social da quando l'accordo è stato completato alla fine di ottobre.

Tuttavia Musk ha recentemente comunicato in un’intervista che non venderà più azioni Tesla per circa due anni.

Sarà vero?

La decisione di diventare il numero uno di Twitter ha fatto sì che molti azionisti della società di automotive si chiedessero se Musk fosse ancora concentrato sul suo ruolo di CEO di Tesla.

Il suo recente dietrofront, con cui ha dichiarato di voler cercare un nuovo numero uno che gestisca il social, potrebbe tuttavia dare nuova fiducia agli azionisti.

Di seguito un grafico che riassume l’andamento del titolo nel 2022, con le notizie più importanti che lo hanno finanziariamente impattato.

Risulta inoltre interessante osservare questo grafico, che mostra come il calo della capitalizzazione di mercato di Tesla, di circa $ 800 miliardi dal suo picco, sia più alto della valutazione combinata di praticamente qualsiasi produttore di auto.

Confrontando Q1-Q3 2020 con il Q1-Q3 del 2022, Tesla ha aumentato le consegne di auto del 185%, i ricavi del 175%, il net income del 1876%... mentre il prezzo?

In calo del 40%.

Tuttavia, va anche considerato che chiunque voglia acquistare un veicolo elettrico ha ora molte più opzioni tra cui scegliere. Tesla continua comunque a dominare negli Stati Uniti, ma rivali come Ford Motor stanno guadagnando terreno.

L'attuale prezzo del titolo appare quindi interessante?

Lascio a te e alle tue analisi rispondere a questa domanda.