Silver Economy: cos'è e perché potrebbe essere una buona opportunità di investimento

Apr 27, 2022

L' invecchiamento della popolazione viene spesso descritto come una sfida sociale ed economica, a causa dell'onere che grava sulla spesa pubblica che gli anziani richiedono.
Assistenza sanitaria e impatto pensionistico sono sempre più rilevanti.

Ma guardando la questione da un altro punto di vista si possono cogliere diverse opportunità, anche di profitto.

In questo focus andremo a parlare della Silver Economy e del perché potrebbe rivelarsi un interessante trend d’investimento.

Innanzitutto, quando parliamo di Silver Economy o Economia d'argento a chi ci riferiamo?

Parliamo della generazione dei baby boomer, nata tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo dell’esplosione demografica ed economica che ha seguito il dopoguerra.

Entriamo però subito nel vivo con qualche dato.

Una ricerca della Commissione Europea mostra che l'economia d'argento dovrebbe contribuire per oltre € 5,7 trilioni (più di 2 volte la dimensione di Apple) all'economia europea entro il 2025.

Ciò avviene mentre il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni nel mondo è destinato ad aumentare del 120% nei prossimi 30 anni, da 703 milioni di persone nel 2019 a 1,55 miliardi di persone nel 2050.

In Europa la nazione con la percentuale più alta di over 65 è proprio l'Italia, dove, secondo una ricerca condotta da Tendercapital e Censis, ci sono 13,7 milioni di anziani, pari al 22,8% del totale della popolazione.

Un dato che, secondo l’Istat, sarà destinato a crescere complessivamente del 17% in dieci anni, arrivando a circa 17 milioni, per poi toccare il picco nel 2046 quando la quota supererà i 19 milioni.

Un parametro interessante da monitorare è il "dependency ratio", ovvero il rapporto tra la popolazione totale in età da lavoro (15-64 anni) rispetto alla popolazione che dipende da altri, stato o famiglia (0-14 anni e oltre i 65 anni).

Il dato ci permette di avere un quadro completo della distribuzione demografica, suddividendo le persone a carico da quelle che sono invece all'interno dell'età lavorativa.

In Italia, nel 2021, l’indice di dipendenza si è attestato al 57% e come si osserva dal grafico seguente è in crescita costante nel corso degli anni.
Come possiamo interpretare questi dati?

Una buona fetta di popolazione cambierà molto probabilmente le proprie abitudini di acquisto con il pensionamento o l’età che avanza.

I risparmi e gli investimenti accumulati durante la vita o verranno indirizzati su asset meno rischiosi o direttamente disinvestiti per essere spesi.
Tutto ciò potrebbe perciò generare un forte potere di acquisto, che deriva dall'accumulo di ricchezza passata.

Uno dei tanti settori che potrebbe beneficiarne è quello assicurativo, soprattutto dopo che la pandemia ha aumentato la consapevolezza generale sui potenziali rischi sanitari.

Oltre a questo, come non citare il settore dell'healthcare e dei viaggi.

Ad esempio, le crociere potrebbero trarre particolare beneficio da questa tipologia di clienti.

Che dire poi dell’aumento della domanda di medicinali o degli apparecchi acustici e in quest'ottica come non parlare di Amplifon.

Il gruppo detiene una quota di mercato dell'11% a livello mondiale ed è presente in 25 paesi.

La società opera attraverso una rete di circa 9.000 punti vendita diretti, impiegando complessivamente 18.000 persone.
 
Per chi volesse approfondire il tema, esiste un ETF chiamato iShares Ageing Population UCITS ETF (AGED)
 che replica le società in tutto il mondo che forniscono particolari prodotti e servizi rivolti agli anziani. Dalla sua nascita, nel 2016, l'ETF ha ottenuto dei rendimenti complessivi pari al +41,62%.

In conclusione, come abbiamo visto il settore è molto interessante e alcune aziende che lo compongono potrebbero rappresentare delle interessanti idee di investimento.

Per individuare altre aziende potenzialmente beneficiarie della Silver Economy, prova a pensare ai tuoi nonni.

Quali prodotti o servizi hanno incominciato ad utilizzare nel corso della vecchiaia, quali attività hanno iniziato a svolgere o ancora, quali interessi hanno iniziato a coltivare.

Spesso infatti, pensare ad aspetti più concreti e vicini a noi può essere d'aiuto per farci capire le reali volontà dei consumatori.