Poveri e Ricchi: divario sempre più alto?

Oct 05, 2022

Oggi ti parlo del principio di Pareto

Nel 1897 Vilfredo Pareto, uno dei maggiori economisti italiani, studiando la distribuzione dei redditi in una data regione geografica, scoprì che solo pochi individui possedevano la maggior parte della ricchezza.

In Italia, all’epoca, circa il 20% della popolazione possedeva ben l’80% delle terre. 

Questa scoperta ispirò la cosiddetta “legge 80/20”, secondo cui circa il 20% delle cause provoca l'80% degli effetti. Principio questo che, ancora oggi, riesce a spiegare molti fenomeni che costantemente ci troviamo ad affrontare.

Ma ora viene da chiedersi se questo rapporto (20-80), riesce a descrivere l’attuale distribuzione della ricchezza globale.

Andiamo a scoprirlo in questo Focus.

Partiamo analizzando la prima parte del 2020, periodo che è stato contraddistinto da un forte calo della ricchezza mondiale, salvo poi (grazie a diversi stimoli monetari e fiscali) riprendersi, concludendo l’anno a ‎‎circa $ 418,3 trilioni‎‎, con un guadagno del + 7,4% rispetto all'anno precedente.‎

Questo grosso incremento avvenuto nel corso della seconda parte dell’anno è stato caratterizzato da alcuni fattori chiave:

  • L’abbassamento dei tassi di interesse coordinato da quasi tutte le Banche Centrali mondiali in risposta alla pandemia.
  • L'aumento dei prezzi delle azioni, che hanno raggiunto livelli record verso la fine dell’anno.
  • L'aumento dei prezzi delle case, incrementati a un tasso che non si registrava da molti anni. 

Tutto ciò ha notevolmente aumentato la ricchezza di molte famiglie nel mondo.

Ed eccoci arrivare a Pareto.

Come si osserva dal grafico sopra, attualmente oltre il 50% della popolazione mondiale possiede solo l'1,3% della ricchezza globale.

All’estremo opposto invece, 1,1% della popolazione possiede quasi il 50% della ricchezza complessiva.

Possiamo quindi dire che il Principio di Pareto rispecchia ampiamente la situazione anche ai giorni nostri.

In modo particolare, possiamo stimare che il 20% della popolazione detenga circa l'88% della ricchezza mondiale.

Quello che si riscontra è una fortissima disuguaglianza sociale e questo valore può essere ben rappresentato dall’indice di Gini.

Come leggerlo?

Valori bassi ci indicano una distribuzione abbastanza omogenea, con il valore 0 che corrisponde alla pura equidistribuzione (ad esempio, una situazione in cui tutti percepiscono esattamente lo stesso reddito). 

Valori alti del coefficiente indicano, invece, una distribuzione più diseguale, con il valore 100 che corrisponde alla massima concentrazione (ovvero, una situazione in cui un singolo percepisca l'intero reddito del paese, mentre il resto della popolazione abbia un reddito nullo).

Il grafico sopra illustrato riassume quanto detto per diversi paesi del mondo. Nell' immagine viene inoltre mostrata la quantità di ricchezza detenuta dal solo 1% della popolazione.

Uno studio del 2018 aveva dimostrato come le 3 persone più ricche al mondo detengano complessivamente la stessa ricchezza posseduta dal 50% della popolazione mondiale. Questo è un dato del 2018, ma anche oggi potrebbe tranquillamente essere confermato.

Il grafico di seguito ben rappresenta questa situazione: è da osservare come il divario si sia sempre più allargato nel corso degli anni.

Uno studio del 2015 del Fondo Monetario Internazionale aveva dimostrato come un aumento della quota di reddito destinata al 20% più povero è associata a una maggiore crescita del PIL. 

A dimostrazione che se si aumentano i redditi delle persone più povere, queste, in genere, consumano di più, introducendo quei soldi direttamente nel sistema economico. 

Viceversa, si osserva che un aumento dei redditi dei ricchi non produce più spesa nell’economia, ma solamente maggiori risparmi e scambi nei mercati azionari.

Guardando al futuro, Credit Suisse ha fornito le previsioni di crescita fino al 2025. Come rappresentato dal grafico di seguito, continueremo ad avere un forte incremento della ricchezza globale.

Rimane ora da capire se questa nuova ricchezza rimarrà concentrata nelle mani di pochi o sarà equamente distribuita tra la popolazione.