Nokia fa ancora telefonini?

May 17, 2023

Se sei nato prima degli anni 2000, molto probabilmente hai avuto o hai conosciuto qualcuno che possedeva un telefonino Nokia.

Se ti chiedessi invece di pensare oggi a quante persone conosci con un Nokia, la riposta è: “poche, forse nessuno”.

Questo perché nel corso degli anni la società si è sempre di più distaccata dal mondo dei telefonini, anche se nell’immaginario collettivo rimane un produttore di smartphone.

Ma partiamo dall’inizio…

Nokia è un’azienda finlandese fondata nel 1865 con sede a Espoo.

Nel 1980 decide di internazionalizzare le proprie operazioni attraverso l'acquisizione di varie società, alcune delle quali rivelatesi poi essenziali. 

L’attenzione per il mondo della telefonia nasce però attraverso una joint venture con un'altra società finlandese, Salora, avvenuta nel 1979.

Nokia, dopo aver operato in diversi settori, è diventata la più grande fornitrice mondiale di telefoni cellulari e smartphone. 

La società ha inoltre partecipato in modo determinante alla crescita del settore della telefonia mobile, avendo contribuito allo sviluppo degli standard GSM, 3G, LTE e 5G.

Cosa è successo poi?

Nokia ha gradualmente perso la sua posizione di leader di mercato rispetto a rivali come Samsung e Apple e il suo business mobile ha iniziato a registrare perdite, finché, nel 2013, arriva la decisione di venderlo a Microsoft.

Dopo la vendita, Nokia ha iniziato a concentrarsi maggiormente sull’attività legata alle infrastrutture di telecomunicazioni. La società è poi entrata nel mondo della realtà virtuale e della salute digitale, attraverso l'acquisto di Withings, produttore di dispositivi tecnologici per il monitoraggio della salute e del benessere personale.

Infine, dal 2017 il marchio Nokia è tornato sul mercato dei cellulari e degli smartphone attraverso un accordo di licenza con HMD Global.

A partire dal 2022, è diventata una delle principali società di telecomunicazione. I principali concorrenti in questo mercato sono Huawei, Cisco, Ericsson e Qualcomm.

Recentemente la società ha deciso di ridisegnare il proprio logo con l’obiettivo di impedire alle persone di associarlo ai telefoni cellulari.

"Nella mente della maggior parte delle persone siamo ancora un marchio di telefonia mobile di successo, ma questo non è più ciò di cui si occupa Nokia", ha detto l'amministratore delegato Pekka Lundmark. 

Ha inoltre aggiunto: "Vogliamo lanciare un nuovo marchio che si concentri molto sulle reti e sulla digitalizzazione industriale, che è una cosa completamente diversa dai telefoni cellulari tradizionali".

Nokia tuttavia non sembra voler abbandonare il mercato degli smartphone e ha deciso di portare la produzione di questi dispositivi in Europa, rendendo HMD Global il primo produttore mondiale a trasportare le sue attività nel Vecchio Continente.

Passando ai numeri, come possiamo vedere dal grafico seguente, la società ha subito una forte contrazione dei ricavi dal 2009.

Guardando gli utili, fino al 2010 Nokia è stata sempre in positivo, sono poi però seguiti 3 anni di perdite. Nelle ultime due annate è riuscita nuovamente a chiudere l'esercizio in profitto.

Il management ha iniziato a concentrarsi sempre di più sui clienti aziendali e a investire nella tecnologia necessaria per supportare le imprese. Le vendite nette aziendali sono infatti cresciute del 49% su base annua nell'ultimo trimestre e del 21% per l'anno fiscale 2022.

Di pari passo con i risultati finanziari degli ultimi anni si è mosso anche il titolo che dal 2007 ha perso oltre l’80% del proprio valore.

Ad ogni modo, il rebranding della società è in corso…

La domanda finale è: Nokia riuscirà a cambiare la percezione che i consumatori hanno dell’azienda, distaccandosi dall'immagine dello storico telefonino?