Investimenti ESG: strategia di marketing o opportunità di investimento?

Dec 14, 2022

Investire in titoli e fondi che hanno un forte impatto ambientale e sociale senza però dover rinunciare ai rendimenti.

Questa è la mission che si sono posti i diversi fondi ESG che sono spopolati negli ultimi anni. L’obiettivo è stato mantenuto o si tratta solo di una trovata di marketing profittevole?

Che cosa si intende per ESG?

La sigla letteralmente corrisponde a Environmental cioè ambientale, Social cioè sociale e Governance.

Per un investitore investire in fondi ESG dovrebbe voler dire indirizzare i propri risparmi verso imprese e progetti considerati sostenibili cioè, ad esempio, che rispettano l'ambiente, il benessere dei lavoratori e favoriscono la presenza di donne negli organi di amministrazione.

Dal 2010 c’è stata una vera e propria esplosione di diverse tipologie di investimenti sostenibili.

Secondo Bloomberg, gli asset ESG globali potrebbero superare i 41 trilioni di dollari entro quest'anno e raggiungere i 50 trilioni di dollari entro il 2025. Rappresentando circa un terzo del totale degli asset previsti in gestione a livello globale.

La differenza con gli altri fondi?

Fatte queste premesse, sulla carta ci aspetteremo di vedere fondi composti da aziende che abbiano una particolare attenzione per questi criteri sopra descritti.

Quello che accade, nella maggior parte dei casi, è invece di vedere una composizione di aziende perlopiù uguale a quella di qualsiasi altro fondo d’investimento.

Di seguito un esempio.

L’unica differenza? I costi, che permettono a colossi bancari di far crescere i loro profitti.

Secondo un'indagine, su 253 fondi che sono passati a criteri d’investimento ESG nel 2020 negli Stati Uniti, l'87% ha cambiato nome al fondo, aggiungendo parole come "sostenibile" o "ESG" o "green", ma nessuno ha cambiato le proprie partecipazioni azionarie o obbligazionarie.

Un recente sondaggio di Charles Schwab ha mostrato che gli intervistati stanno ponendo sempre più attenzione ai propri valori quando prendono delle decisioni.

Tuttavia, quando si tratta però di investire, la performance dell’azienda è la prima cosa su cui ricade l’attenzione degli intervistati.

Il vero problema per i fondi ESG potrebbe nascere nel momento in cui cominciano a sottoperformare i benchmark di riferimento. Ed è in parte quello che sta accadendo proprio in questo periodo.

Se al confronto aggiungiamo anche ETF che replicano settori con aziende non troppo attente all’impatto ambientale, la sottoperformance da inizio 2021 è ancora più netta.

Confronto tra fondi ESG (SUSA e ESGV), ETF energetico (XLE) e ETF S&P500 (SPX)

Inoltre, l’impennata dell’inflazione ha beneficiato i risultati delle aziende petrolifere, non sorprende quindi vedere che molti investitori hanno scaricato fondi ESG a favore di quelli ad ‎‎"energia sporca".

Come possiamo osservare dal grafico seguente, negli ultimi mesi i flussi di capitali verso i fondi ESG sono infatti in forte calo.

A prescindere da questo, proviamo a ragionare su come funziona un fondo d’investimento.

Quando gli investitori acquistano azioni di un fondo, il gestore non fa altro che a sua volta acquistare le azioni sottostanti sul mercato aperto, cioè da altri investitori che le stanno offrendo a mercato.

Le società non ricevono alcun tipo di capitale da questa operazione, né sono tanto meno a conoscenza di quella specifica compra-vendita.‎

In che modo acquistando quote di fondi ESG stai quindi riducendo le emissioni di carbonio?

Verrebbe quindi da dire che per essere un investitore socialmente responsabile l’unico modo è quello di investire, fornendo capitale pronto all’uso, in start-up private che affrontano efficacemente i cambiamenti climatici.

‎Infatti, una volta che una società diventa pubblica, non fai infatti altro che scambiare liquidità per azioni di un altro investitore e tale transazione ha un impatto pari a zero sull'ambiente.

Tuttavia, sul lungo termine le aziende che rispettano realmente questi criteri potrebbero giovarne soprattutto sotto il punto di vista delle regolamentazioni.

Dato il forte boom di questa tipologia di investimenti negli ultimi anni, il consiglio è quello di valutare attentamente come l’azienda sta rispettando i criteri ESG e che non si tratti quindi solamente di una pura trovata di marketing.