Il Nasdaq cambia aspetto

Jul 26, 2023

L'indice Nasdaq-100 replica i 100 maggiori titoli non finanziari quotati al Nasdaq Stock Market. L'indice è principalmente composto da titoli tecnologici, ma sono rappresentati anche altri settori. 

Da inizio anno il Nasdaq-100 è salito di oltre il 42%, superando di gran lunga il 17% dell’S&P 500.

Tuttavia, questo rally è stato trainato da solo una manciata di titoli, spingendo il Nasdaq ad annunciare che avrebbe implementato un "ribilanciamento speciale" per riequilibrare la situazione.

Di che cosa si tratta e che impatto avrà sul mercato?

Partiamo capendo come è fatto l’indice Nasdaq-100.

Quando decidi di acquistare un qualsiasi fondo, il tuo denaro viene diviso tra le società che lo compongono in base alla metodologia con cui è stato costituito il fondo. 

Nello specifico, le metodologie più usate sono due: equipesato (equal weighted) o per capitalizzazione di mercato. 

Se scegliamo la prima opzione, i capitali investiti verranno equamente suddivisi tra le azioni componenti. In altre parole, investire $ 1.000 in un fondo con 100 società significa effettivamente investire $ 10 in ciascuna.

Il Nasdaq-100 è invece ponderato per la capitalizzazione di mercato, il che significa che il denaro investito è diviso in base alla capitalizzazione di mercato delle società. 

Più grande è l'azienda, maggiore è la quota che riceve. Questo vuol dire che investire $ 1.000 in un fondo con 100 società potrebbe significare che la società più grande riceve il 5% e la più piccola riceve una frazione di percentuale (0,01%).

Fino a qui nulla di nuovo, è qualcosa che è sempre esistito e che esisterà ancora per chissà quanto tempo.

Il problema è che nel caso del Nasdaq-100 una manciata di titoli occupa oltre il 50% dell’indice.

In questa situazione è stato possibile richiedere un ribilanciamento speciale, visto che l’influenza combinata delle aziende più grandi, ovvero quelle che costituiscono il 4,5% o più dell’indice, è a oltre il 48%.

Il superamento di questa soglia è avvenuto il 3 luglio, quando le sei società più grandi del Nasdaq hanno visto il loro peso combinato raggiungere il 51%.

Quello che si è tenuto lunedì 24 luglio è quindi il terzo ribilanciamento speciale dell'indice, imitando mosse simili fatte nel 1998 e nel 2011. Nel primo caso Microsoft era arrivato a rappresentare più del 25% dell'intero paniere. Nel 2011 fu invece il turno di Apple, che rappresentava il 20% dell’indice.

Cosa accade ora?

A differenza dei due precedenti casi, il ribilanciamento avverrà non per un solo titolo, bensì per diverse società.

Ecco come sarà il Nasdaq 100 dopo il restyling.

Nello specifico, i cambiamenti principali riguardano:

Come possiamo vedere, i pesi collettivi dei sette colossi saranno ridotti dal 56% al 44%, con Nvidia e Microsoft che saranno le più colpite.

Tuttavia, nonostante la notevole quantità di flussi che questo ribilanciamento ha movimentato, non si sono notate situazioni di panic selling o flash crash.

Infatti, come spesso succede, quando qualcosa sui mercati è noto a tutti, i suoi effetti sono probabilmente già stati in buona parte prezzati.

A prescindere dai movimenti di breve periodo, quello che deve interessare gli investitori è che ci sono sempre più colossi che guadagnano quote su altri titoli.

Secondo molti analisti, anche dopo il ribilanciamento, l’indice Nasdaq-100 rimarrà comunque troppo concentrato per essere considerato un fondo ben "diversificato".

Chiunque abbia investito in un ETF che replica l’indice Nasdaq-100 deve quindi chiedersi se si sente ben diversificato ad avere quasi la metà del portafoglio in soli 5 titoli…

Una situazione simile è presente anche nell’indice S&P500, ma in questo caso le prime 5 aziende rappresentano “solo” poco più del 20%.