È finito l’appetito per la carne vegetale?

Aug 31, 2022

Dopo diversi anni di crescita sfrenata, le vendite nel mercato della carne a base vegetale sono rallentate improvvisamente l'anno scorso. 

Negli Stati Uniti, un aumento del 46% nel 2020 è stato seguito da un calo dello 0,5% nel 2021.

Cosa sta succedendo al mercato della carne vegetale?

Secondo il Financial Times, il rallentamento della crescita ha colto di sorpresa diversi dirigenti. Molti avevano infatti ipotizzato che la continua ansia per i cambiamenti climatici e il costo ambientale dell'industria della carne (che rappresenta il 15% delle emissioni globali di carbonio) avrebbero potuto dare un importante slancio alla carne a base vegetale. 

La carne “finta”, creata con l'aiuto di biochimici e scienziati molecolari, offre senza dubbio un modo per ridurre l'assunzione di carne animale senza sacrificare qualcosa che molti consumatori amano.

Nel corso del 2021 il mercato è stato però stagnate, come mostra il grafico di seguito.

Gli analisti e amministratori delle principali società nel settore, tra cui la leader Beyond Meat, hanno principalmente riscontrato due problemi che stanno penalizzando il mercato:

  1. Il prezzo, ancora troppo alto, circa un 30%-40% più alto della carne reale. I consumatori infatti considerano la carne a base ‎‎vegetale come una "novità costosa"‎‎. Tutto ciò crea molta curiosità iniziale, che però non si traduce in acquisti ripetuti. 
  2. Il gusto. Diverse persone hanno approcciato il mondo della carne a base vegetale con l’obiettivo di salvare vite animali, prevenire i disboscamenti e in linea generale per essere più sostenibili. 

Il problema, come dichiarato da diversi imprenditori nel settore, è che i consumatori non sono davvero soddisfatti. Sembra che gli attuali consumatori siano più attratti dall’idea della sostenibilità piuttosto che dal prodotto stesso.


Secondo Henry Gordon-Smith, fondatore della società di consulenza Agritecture, l’adozione di massa deve ancora avvenire. Il ciclo di Hype, rappresentato in figura, mostra graficamente il livello di adozione di una nuova tecnologia o innovazione.

Per Gordon-Smith ci troviamo ora oltre il picco, nella fase di “Trough of Disillusionment”.

Situazione in cui l'interesse verso la nuova tecnologia cala poiché la sperimentazione e l'implementazione non producono i risultati sperati. I produttori della tecnologia entrano così in crisi o falliscono. Gli investimenti continuano solo per quelle imprese sopravvissute grazie al miglioramento delle tecnologie.

Se così dovesse essere, si entrerebbe poi in una fase in cui ci sarà più  consapevolezza su come la tecnologia possa avvantaggiare i consumatori. 

D’altra parte con una popolazione globale che dovrebbe aumentare di altri 2 miliardi prima del 2050, la necessità di fonti alternative alla carne saranno necessarie e di conseguenza i capitali nel settore stanno continuando ad arrivare.

Nel 2021, a livello mondiale, sono stati raccolti oltre 3 miliardi di dollari da start-up a base vegetale, in crescita del 74% rispetto a un anno prima.

Sembra che ora le principali società nel settore si stiano spingendo verso l’offerta di ingredienti più che prodotti.

La carne finta di Impossible foods si potrà infatti anche trovare nei ravioli Buitoni, o ancora, la salsiccia di Beyond Meat potrà essere mangiata sulla pizza Banza.

Sarà questa la strategia vincente per entrare nella casa di tutti i consumatori?