Dove trasferirsi per godere del miglior equilibrio vita-lavoro?

Aug 03, 2022
La società tech Kisi ha recentemente pubblicato uno studio che esamina diverse città valutando vari fattori come l'intensità del lavoro, la vivibilità, l'assistenza sanitaria, il costo della vita e il tempo libero.

L’obiettivo dello studio era rispondere alle seguenti domande:
Qual è la migliore città in cui vivere per trovare il corretto equilibrio tra lavoro e vita privata? Qual è la città in cui si lavora di più?

In questo focus cercheremo di darti una risposta (con dati alla mano).
‎Per molti, la pandemia ha rappresentato un momento per ripensare alle proprie priorità e magari, perché no, trasferirsi in un'altra città.

Il mercato del lavoro, come spesso abbiamo accennato sul canale e nella newsletter, si è fortemente ripreso dopo il crollo avvenuto nel marzo 2020.
 
I posti di lavoro disponibili continuano ad essere superiori al numero di disoccupati e la situazione appare molto insolita.

A maggio 2022 negli Stati Uniti ci sono state 11,25 milioni posizioni lavorative aperte a fronte di 5,95 milioni di disoccupati. Ciò equivale a un rapporto tra domande e offerte di lavoro pari a 0,5.
 
Molti lavoratori si sono mostrati restii a tornare in ufficio, preferendo la flessibilità del lavoro da remoto e dichiarando, in diversi casi, di poter prendere in considerazione il licenziamento qualora fosse stato loro chiesto di tornare full time in ufficio.

Aziende come Airbnb stanno attuando politiche permanenti di lavoro da casa per attirare lavoratori e dipendenti che sposano questa filosofia.

Tutto ciò ha fatto ripensare e rivalutare il proprio equilibrio vita-lavoro e sono in molti a chiedersi quale sia la miglior città in cui ricercarlo.

Dallo studio emerge che Oslo primeggia in quanto a miglior equilibrio tra attività lavorativa e vita privata, mentre a seguire c’è Berna, come si osserva dalla tabella seguente.
 
Viene ora da domandarsi quale sia la città perfetta in cui vivere se si vuole lavorare da casa.

Lo studio mostra che alcuni hub finanziari e aziendali, come ad esempio New York City, non sono il luogo ideale.

La grande mela si è posizionata nella parte bassa della classifica, (59 su 100), in calo rispetto alla 38esima posizione dell'anno precedente e alle 21esima del 2019,  prima che la pandemia prendesse piede.

Anche Londra, sebbene si sia classificata significativamente più in alto, è scesa al 27esimo posto nel 2022, dal 20esimo guadagnato nell'anno precedente.
 
Se si vuole cercare un lavoro da remoto conviene quindi trasferirsi in città come Singapore, Washington o Austin, dove vi è la percentuale più alta di lavori che possono essere svolti lontano dall’ufficio (circa 50%).

Se le città invece ti stanno strette, queste sono le 10 migliori isole tropicali per lavorare a distanza, individuate da Zenefits, una società di software per le risorse umane.
 
parametri utilizzati per stimare questa lista sono 7 e riguardano: popolazione, temperatura media, velocità del WiFi, costo dell'alloggio, budget giornaliero medio, facilità di raggiungimento dell'isola (in questo grafico si intende dagli Stati Uniti) e infine cose da fare e da vedere.

I lavoratori che invece si sentono sovraccarichi di lavoro dovrebbero prendere in considerazione città come Amsterdam, Buenos Aires o Sydney, dove meno del 10% della popolazione dichiara di essere costantemente oberata di lavoro.
 
All’opposto invece, città come Dubai e Hong Kong sono risultate essere quelle con il tasso di sovraccarico lavorativo più alto.

In tutto ciò non dobbiamo tralasciare i costi. Secondo un recente ranking, nel 2022 Hong Kong è stata nominata la città più costosa in cui vivere e lavorare. A seguire, dal 2° al 5° posto, troviamo invece esclusivamente città svizzere, come si può osservare anche dall’immagine più sotto.
 
Insomma, nel caso in cui ti fosse venuto il desiderio di cambiare città e lavoro, forse ora avrai le idee un po’ più chiare su dove trasferirti.