Come la Cina ha rubato il primato nel settore automobilistico

Jun 28, 2023

La potenza asiatica ha dimostrato ancora una volta il suo dominio globale, questa volta nel settore automobilistico, rubando il primato del Giappone come maggior esportatore di veicoli al mondo. 

Nei primi tre mesi dell'anno, la Cina ha esportato 1,07 milioni di veicoli, registrando una crescita del 58% rispetto al primo trimestre del 2022. 

Questo notevole aumento è stato stimolato dalla domanda di auto elettriche e dalle vendite in Russia

È interessante notare la velocità della scalata della Cina. Infatti, il secondo posto come esportatore di auto nel mondo era stato guadagnato solo un anno fa, a discapito della Germania.

Quello dell’auto è un settore chiave per tutte le economie maggiormente sviluppate. Basta osservare appunto la Germania o gli Stati Uniti.

Ma come ha fatto la Cina a raggiungere il primato?

Oltre alla questione Russia, che è diventata il primo compratore di veicoli prodotti nella terra del Dragone, la forza della Cina va ricercata nel mutamento del mercato globale dell’auto e, nello specifico, nell’elettrificazione dei trasporti.

Pechino è stata infatti in grado di cogliere il momento opportuno per entrare nel mercato della transizione verde, in cui attori come il Giappone non erano ancora presenti, in quanto ancorati al mercato dei motori a combustione.

Nonostante la crescita delle esportazioni, anche il mercato interno cinese è diventato sempre più importante. Ad ora è dominato per il 50,8% da case automobilistiche straniere, secondo il China Association of Automobile Manufacturers (CAAM). Sebbene possa sembrare un dato significativo, è importante considerare che solo una decina di anni fa tale percentuale era del 70%. 

Abbiamo quindi capito come il vero cavallo di battaglia Cinese siano state le auto elettriche, riuscendo a venderne oltre 3,5 milioni nel 2021. Una cifra maggiore rispetto alle vendite confezionate del resto del mondo nel 2020.

La Cina ha inoltre quasi 300 modelli di auto elettriche acquistabili, più di qualsiasi altro paese, ed è anche sede di quattro dei 10 maggiori produttori di batterie. 

Va infine considerato che il prezzo medio delle auto elettriche in Cina è solo il 10% in più rispetto alle auto convenzionali, rispetto al 45-50% in media in altri importanti mercati.

Il paese sta inoltre investendo da anni in questo settore e non è un caso che stiano nascendo molte startup che cercano di lanciarsi in questo mercato.

Ma quali sono le principali aziende in questo settore?

In questa classifica non possiamo che partire da BYD, acronimo di Build Your Dreams, la società si trova in competizione con Tesla per diventare il produttore di veicoli elettrici più venduto al mondo.

Ad ora è il marchio EV più venduto in Cina, con oltre 900.000 veicoli elettrici a batteria nel 2022. 

Il produttore cinese è sostenuto da niente di meno che Warren Buffett, il quale, nonostante abbia ridotto recentemente la sua partecipazione nella società, ha da sempre riconosciuto il potenziale di BYD.

La società ha espanso le sue operazioni anche a livello internazionale, raggiungendo mercati come Norvegia, Danimarca, Regno Unito, Thailandia e Australia. 

La cosa interessante è che i prezzi delle loro auto sono estremamente competitivi. Ad esempio, l'ultima berlina lanciata sul mercato ha un costo di soli $11.000, a confronto con i circa $40.000 necessari per acquistare una Tesla Model 3.

Nonostante la sua incursione in Europa e nel sud-est asiatico, la società non sembra avere intenzione di entrare nel mercato degli Stati Uniti.

Di seguito possiamo vedere la forte crescita dei ricavi (in Billion yuan) riportati dalla società negli ultimi anni.

Un altro noto attore nel mercato cinese delle auto elettriche è NIO. Un paio di anni fa, questa società era considerata la "nuova Tesla" da molti investitori, tanto da far balzare il titolo di oltre il 2000% in pochi mesi.

Oggi l’euforia sembra essere finita e il prezzo delle azioni è tornato ai livelli di 3 anni fa.

Nonostante ciò NIO, fondata nel 2014, rimane uno dei principali attori nel mercato cinese. In questo caso i prezzi sono più alti rispetto a BYD, posizionandosi come un modello premium.

Un'altra azienda da tenere in considerazione è Wuling, il marchio nato da una joint venture tra General Motors, la cinese SAIC Motors e Liuzhou Wuling Motors. Wuling è particolarmente noto per il suo modello Hongguang Mini, una piccola auto elettrica che si è rivelata la più venduta in Cina nel 2022, con oltre 550.000 unità.

Tra le altre va ricordata sicuramente la casa automobilistica sostenuta da Alibaba, Xpeng Motors, che sta cercando fortemente di espandersi nel mercato Europeo.

Di seguito possiamo vedere graficamente l’andamento dei titoli delle quattro società.

Insomma una cosa è certa: il panorama delle auto elettriche sta cambiando rapidamente e la Cina, con un'enorme quantità di veicoli elettrici venduti nel 2022, un'ampia selezione di modelli disponibili e prezzi competitivi, è al centro di questa rivoluzione.